Cos’è il carattere?

Il carattere corrisponde a ciò che viene istintivo fare, è un insieme di comportamenti automatici e ripetitivi che assolve a una funzione e che per ognuno si appoggia su bisogni diversi: per esempio lavarsi le mani è un’azione che eseguiamo meccanicamente più volte al giorno, ma potremmo farlo sia per essere puliti che per rispettare le convenzioni sociali, oppure solo perché ci è stato insegnato che è doveroso farlo anche se non ne sentiamo la necessità; una persona ossessiva potrebbe farlo perché ha paura di prendere un virus.

Il comportamento è lo stesso ma è il motivo per cui lo adottiamo che differenzia un carattere da un altro. A seconda del bisogno dominante, in base al modello dell’Enneagramma, possono essere distinti tre gruppi di carattere: azione (8-9-1), sentimento (2-3-4) e pensiero (5-6-7).

Il problema dell’avere un carattere sta nel fatto che si tende a fare sempre la stessa cosa, ad avere una prospettiva unica sulla vita e a pensarla sempre alla stessa maniera e questo non è conveniente perché impedisce di sfruttare molte altre modalità. È come se avessimo a disposizione una cassetta degli attrezzi con 9 strumenti e ne usassimo soltanto uno. Questo comporta che in alcune situazioni ci sembra di non avere vie di uscita e di non essere in grado di trovare soluzioni ai nostri problemi.

Quello che si può fare è investire di meno sul carattere, nel senso che, per esempio, un carattere come il Quattro, che soffre in maniera esagerata perché le cose non vanno come vorrebbe ed è particolarmente sensibile alle ingiustizie del mondo, potrebbe imparare a concentrarsi su quello che c’è di buono e a godersi la vita senza stressarsi per ciò che gli manca. Un carattere Sette, invece, sembra godere la vita al massimo, ma per farlo mette da parte tutte le emozioni che gli permetterebbero di gioire pienamente delle esperienze che vive e di stare in contatto con le persone con le quali è in relazione. Infatti, è tanto abituato a evitare il dolore, che non sente neanche il piacere; perciò, dovrebbe ascoltare maggiormente le sensazioni che prova per poter essere davvero felice.

Di certo finché non riconoscete come vi ingabbia il vostro carattere, obbligandovi a fare sempre la stessa cosa, non vi renderete conto della vostra infelicità.

La maggior parte del nostro malessere deriva dal nostro carattere, per questo è importante cercare di modellarlo e trasformare le nostre reazioni.

Comprendere quale tipo di comportamento prediligiamo può essere molto utile per capire su quale aspetto è incentrato principalmente il nostro carattere e cambiare condotta quando il proprio modo di agire non funziona.

 

Il lavoro sul carattere con l’uso dell’Enneagramma

Il carattere è come un copione scritto per un unico ruolo che costringe a recitare sempre la stessa parte per ottenere l’amore, l’approvazione e l’attenzione altrui.

In tutto i copioni sono 9, quanti sono gli Enneatipi. La ripetizione di ciascun copione diventa un’abitudine a falsificare l’esperienza e, anche se infonde sicurezza, non permette di sperimentare le opportunità che potremmo avere inscenando ruoli diversi dal nostro.

Per sganciarsi dal carattere e comportarsi liberamente occorre trovare l’impasse e rimuovere le parti bloccate, inibite e disconosciute del sé, le quali impediscono di essere quello che si è veramente.

Se si impersona una parte diversa, anche le nostre relazioni affettive cambieranno in meglio: dopo aver lavorato sul loro carattere i pazienti riescono a dialogare con calma invece di sfuriare con il capo o con il partner, ottengono comprensione e ascolto, si sentono apprezzati per ciò che sono. Se per esempio un paziente ha difficoltà ad esprimere ciò che sente e ha paura della reazione del partner perché teme che dicendogli ciò che vuole si arrabbi, in terapia può mettere in scena la sua parte coraggiosa e sperimentare come sarebbe dare spazio a questa parte piuttosto che a quella paurosa. In questo modo potrebbe accorgersi che gli è molto utile far leva sulla parte più sicura di sé, che va alimentata con la terapia, e avallare il suo diritto di fare delle richieste ottenendo ciò che vuole, invece di subire ingiustamente le decisioni del partner.

La terapia con l’Enneagramma consente di valutare la situazione da affrontare in modo sempre diverso e di scoprire come è possibile impiegare creativamente il carattere per l’evoluzione del proprio potenziale.

Obiettivi del lavoro sul carattere in psicoterapia

 

Apprendimento di modalità caratteriali alternative alla propria

Come psicoterapeuta applico l’uso di questo strumento alla mia pratica clinica perché offre un valido ausilio per l’osservazione degli individui che, pur differenziandosi in base all’Enneatipo, presentano modi di fare e di pensare sorprendentemente più simili di quanto si possa immaginare. Tramite la conoscenza dell’Enneagramma i pazienti possono apprendere la capacità di auto osservazione, grazie al fatto che in terapia possono immaginare come i vari aspetti di sé vengono percepiti dagli altri nelle varie circostanze.

La domanda alla quale rispondere è: cosa del mio comportamento non mi è piaciuto in una data situazione e cosa avrei voluto fare di diverso?

Il passaggio successivo è trovare una soluzione alternativa e metterla in scena nella seduta, sentire che effetto fa come se il paziente fosse nei panni di un’altra persona, finché non trova la modalità che lo fa sentire a suo agio.

 

Cambiamento della propria ideologia e delle convinzioni disfunzionali

Ogni carattere possiede un proprio modo di vedere la realtà (fissazione), che alimenta la motivazione ad agire in una determinata maniera (passione).

Il problema insorge quando le passioni impediscono all’individuo di scegliere cosa è prioritario fare momento per momento e di adottare la condotta migliore, senza essere condizionato dalla sua fissazione. Le informazioni che il cervello riceve prima di mettere in atto un comportamento sono influenzate dagli esiti che immaginiamo possano avere le nostre azioni. Infatti, più o meno consapevolmente, facciamo delle fantasie catastrofiche o grandiose riguardo alle conseguenze di come ci comporteremo e troviamo il modo di confermarle agendo in un determinato modo.

Ogni carattere ha una propria ideologia su cui si fissa: per esempio, una persona con tipo caratteriale Due, è ossessionato dalla paura che gli altri non si accorgano della sua presenza e a seguito di questo pensiero è obbligato a dire e a fare sempre qualcosa di straordinario per assicurarsi l’apprezzamento degli altri.

Il problema è che l’individuo si identifica con un ruolo, che in questo caso corrisponde a quello del seduttore o dell’adulatrice, e impersona solo quello anche quando non vuole o non è necessario, diventando dipendente dalla sua modalità caratteriale.

Se un’ideologia è funzionale solo a sé stessa e non ai bisogni dell’individuo, diventa un difetto.

Si può orientare l’intervento terapeutico a un riconoscimento e ad una elaborazione degli ostacoli che impediscono alla persona di comportarsi altrimenti, affinché abbandoni la fissazione caratteriale, e si liberi finalmente dall’asservimento alla sua ideologia, vivendola con più moderazione.

 

Modificare il modo di chiedere amore

Dato che per ottenere amore dagli altri, adottiamo le stesse condotte manipolatorie e seduttive che si sono rivelate funzionali a ricevere approvazione e amore dai nostri genitori, ma queste modalità da adulti non sono più efficaci, dobbiamo modificarle.

La terapia riporta alla luce il modo in cui il paziente ha fatto fronte ad alcune mancanze sperimentate nel rapporto genitoriale dal punto di vista affettivo, rintracciando gli eventi più rappresentativi del suo vissuto. Il terapeuta fa visualizzare al paziente alcune scene esemplificative degli atteggiamenti disfunzionali che i genitori avevano nei suoi riguardi e gli chiede di immaginare cosa, oggi che è adulto, potrebbe fare di diverso da quando era bambino.

In questo modo si libera dalle modalità istintive che lo costringono ancora a comportarsi nell’unico modo che conosce e che, senza rendersi conto, lo blocca rispetto alle sue possibilità esistenziali.

Se vogliamo migliorare le nostre relazioni d’amore e viverle serenamente, dobbiamo apprendere nuove modalità per farci amare in modo autentico per come siamo. 

 

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