come scegliere psicoterapeuta adatto

Se stai attraversando un momento difficile e non sai come reagire alle situazioni che vivi potresti aver bisogno di uno psicoterapeuta. Capita a tutti ad un certo punto della vita di cercare risposte ai propri problemi e di non riuscire a trovarle da sé. 

Secondo alcuni studi il 74% dei giovani ormai non pensa più che andare dallo psicologo sia un tabù e si rivolge ad un professionista sin dall’adolescenza o non appena compiuta la maggiore età. Inoltre la richiesta da parte della popolazione (principalmente di età compresa tra i 25 e i 55 anni) è sempre crescente.

 

Per quali ragioni può servirti uno psicoterapeuta?

Secondo i dati dell’American Psichological Association la necessità di ricorrere all’aiuto di uno psicoterapeuta è aumentata notevolmente negli ultimi anni e i motivi per cui si sceglie di intraprendere un percorso di terapia sono sempre più legati a:

  • bisogno di conoscenza di sé per migliorare le proprie relazioni sociali; 
  • bisogno di cambiamento di abitudini malsane; 
  • bisogno di trasformazione del proprio carattere per vivere più serenamente e superare il vissuto della solitudine;
  • bisogno di lasciare un partner con il quale si ha una relazione tossica;
  • necessità di cambiare le dinamiche personali di approccio ai rapporti con familiari e colleghi o con le persone a cui si è legati da rapporti affettivi quali amici o partner;
  • bisogno di rinforzare l’autostima e la fiducia in sé stessi.

Naturalmente uno psicoterapeuta potrebbe esserti di aiuto anche se hai difficoltà o disturbi più seri che ti impediscono di stare sereno, mantenere la calma e la concentrazione e che riguardano soprattutto sintomi quali: ansia, attacchi di panico, scoppi di rabbia, pensieri negativi, rimuginio; oppure stati d’animo depressivi, disturbi dell’umore, senso di affaticamento, mancanza di energie.

In generale tutto ciò che genera sentimenti negativi e convinzioni erronee sul futuro e sulla propria vita può essere modificato con la psicoterapia. 

Cosa fa lo psicoterapeuta?

Uno psicoterapeuta si occupa di ascoltare e comprendere come ti senti riguardo a una certa situazione e ti offre la possibilità di modificare il tuo approccio alla vita permettendoti di considerare punti di vista diversi dal tuo, prospettive mai immaginate per poi trovare delle soluzioni a quello per cui ti sembra di non avere alternative. Se per esempio stai lavorando senza essere riconosciuto per quello che vali, ma ti butti giù, credi che la situazione non potrà mai migliorare, che il capo non ti apprezzerà perché sei il primo a credere di non meritare la sua stima, potrai iniziare a valutare la possibilità di fare qualcosa per distinguerti, attirare la sua attenzione riguardo al tuo operato e parlargli per ottenere un aumento di stipendio. 

Per fare questo, seguendo il mio approccio terapeutico, suggerisco al paziente di immaginare il dialogo che potrebbe mettere in atto nella realtà e questo tipo di esperienza aiuta molto le persone a prendere coraggio e forza per intraprendere delle azioni e trasformare i problemi in soluzioni concrete.

Come fare a scegliere l’approccio che fa per te?

Esistono molti approcci terapeutici usati dagli psicologi e capire quale sia il più idoneo non è semplice, ma potresti documentarti in merito e qui di seguito ti dirò in breve su che cosa vertono gli approcci principali, così potrai fare una ricerca ad hoc per parole chiave:

  • la psicoanalisi, che è l’approccio terapeutico più comunemente noto, può essere utile a chi vuole analizzare le cause per le quali adotta un determinato comportamento e conoscersi meglio attraverso la propria storia evolutiva, imparando ad osservare i processi di pensiero e portando alla consapevolezza tutto ciò che è inconscio, ovvero nascosto. Si tratta di una terapia molto lunga che richiede un impegno piuttosto importante in termini economici, oltre ad un dispendio di tempo che potrebbe contemplare più di un appuntamento a settimana.
  • Il metodo cognitivista mira invece a modificare il modo di pensare ed è basato sul concetto di base per il quale se cambiamo i nostri pensieri possiamo cambiare i nostri comportamenti, perché il nostro malessere deriva dal nostro modo di vivere quello che ci accade e non piuttosto da ciò che ci accade. Si tratta di una terapia che può durare un periodo più o meno lungo di tempo, che non può essere stabilito a priori.
  • Il metodo sistemico opera a partire dalle dinamiche familiari, supponendo che le problematiche individuali derivano dal contesto familiare nel quale si è cresciuti e potrebbe rendere necessario il coinvolgimento degli altri membri della famiglia per lavorare sull’implementazione delle risorse di ciascuno per dare supporto a chi richiede la terapia.
  • L’approccio della Gestalt, che adotto personalmente come psicoterapeuta è un metodo che consente di partire dal presente per trovare le strategie d’azione migliori da mettere in pratica al fine di sentirsi bene nel qui ed ora. Il presupposto di base è che soltanto ascoltando le proprie emozioni si può comprendere cosa si vuole e dunque agire per realizzare ciò che si desidera. A differenza degli altri approcci è sicuramente un metodo più immediato, che si definisce esperienziale perché in ogni seduta la persona ha modo di sperimentare veramente ciò che sente e di affrontare una persona con la quale non riesce a comunicare, di esprimere i propri sentimenti al partner, di sfogare la propria rabbia e di risolvere quello che è rimasto irrisolto simulando ciò che vorrebbe fare nella realtà. Questo tipo di terapia può avere durata anche breve, o comunque risolvere alcune questioni sin dall’inizio; tuttavia, può proseguire per tutto il tempo necessario a dipanare di volta in volta le questioni legate ai vari ambiti di vita: sentimentale, familiare, professionale, sociale.

Come psicoterapeuta della Gestalt credo che nulla più del fare esperienza possa aiutare la persona ad operare un processo di cambiamento. Pertanto il mio suggerimento per trovare l’approccio giusto per te è provare un approccio e sentire con quale professionista ti senti più a tuo agio.     

È meglio rivolgersi ad uno Psicoterapeuta uomo o donna?

La scelta relativa al genere è importante ma non condiziona l’efficacia della terapia qualora ricada su un uomo piuttosto che su una donna, nel senso che quello che conta è trovarsi a proprio agio e sentirsi in sintonia con il terapeuta, che deve empatizzare con il paziente. Tuttavia una figura femminile potrebbe essere più idonea quando si reputa che gli argomenti da trattare siano prettamente legati a problematiche solitamente più comuni alle donne, così come una figura maschile potrebbe rivelarsi più adeguata per un uomo che per esempio ha bisogno di parlare di problemi sessuali. 

Però solitamente la scelta migliore dipende dal tipo di rapporto che si è avuto con le figure genitoriali, nel senso che il più delle volte ci si trova bene con il terapeuta che rappresenta il genitore dal quale si è stati accuditi in modo più sano. Scegliere la figura di sesso opposto, invece, può essere utile a riparare una relazione conflittuale con la madre o con il padre.

Come trovare lo psicoterapeuta da chiamare 

Dopo aver fatto questi primi passi

  • comprendere quali motivi ti spingono ad andare in terapia
  • documentarti su quale approccio può fare al tuo caso
  • scegliere un uomo o una donna

è arrivato il momento di cercare il professionista e contattarlo

Come fare? È molto più semplice di quello che pensi: basta fare una ricerca online e sentire l’esperienza di qualcuno dei tuoi amici o parenti che ci è già andato. Se domandate a chi vi sta intorno è molto probabile che abbia già intrapreso un percorso di terapia e magari può darvi un consiglio; però sarebbe bene cercare una persona diversa da chi lo ha seguito perché, per deontologia, un terapeuta non può lavorare con parenti o amici stretti di un suo paziente. Potete allora farvi inviare da un collega del terapeuta che segue già il vostro conoscente o potete fare una ricerca sul web per contattarne uno, sentendovi liberi da eventuali condizionamenti. 

I vantaggi di cercare un professionista online sono diversi:

  • potete ottenere tutte le informazioni che vi occorrono per verificare che abbia titoli certificati, sapere che formazione ha, conoscere il suo curriculum professionale e scoprire di quali disturbi si occupa nello specifico;
  • potere chiamare direttamente il terapeuta che vi ispira fiducia e porgli una serie di domande, dalle quali capire qual è la sua tariffa, se è vicino alla vostra abitazione, se è facile raggiungerlo, se è disposto a fare la terapia online;
  • potete illustrare il vostro problema e chiedere se si occupa di certe questioni;
  • potete vedere che aspetto ha e se vi sembra una persona con la quale poter interloquire tranquillamente.

Se invece chiedete al vostro medico di fiducia o ad altri professionisti della salute oppure cercate sugli elenchi dell’ordine o delle scuole di specializzazione, la ricerca può essere funzionale ma sarà più generica e meno precisa di quella effettuata personalmente raccogliendo quante più informazioni possibili. 

In conclusione, ti suggerisco di affidarti al tuo buon senso e di prendere un primo appuntamento per provare e valutare se hai trovato quello che ti è congeniale. Sentiti libero di scegliere seguendo l’istinto e considera che, se per caso non dovessi trovarti bene, puoi cambiare e riprovare, come è sempre utile fare anche per altre scelte della vita. 

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