enneatipo 4 masoschismo e invidia

L’enneatipo Quattro è tormentato dal senso di ingiustizia e, come se andasse sempre in giro con l’avvocato difensore, sembra essere a caccia di guai per potersi lamentare. Infatti si autocompiange con espressioni del tipo “povero me, non è giusto”, perché poi effettivamente alla fine “capitano sempre tutte a lui”. Pertanto è perennemente infelice e insoddisfatto e pur di sentirsi giustificato per il suo vittimismo, fa di tutto per mettersi in condizioni di subire qualche torto. Così facendo ha sempre una buona ragione per lagnarsi di qualcosa e confermare il fatto che “tutti ce l’hanno con lui”.

Il suo masochismo infatti, sta proprio nell’affrontare le vicissitudini della vita mettendosi in cattiva luce, come se fosse affetto da un ‘pessimismo cosmico’, che lo rende sempre un po’ disgraziato anche agli occhi degli altri. Allo stesso modo, nelle relazioni affettive inconsciamente adotta un comportamento tale da farsi abbandonare, così da perpetrare il circolo vizioso nel quale si ritrova e farsi dare prova del fatto che è solo. Infatti, soffre tremendamente di solitudine ed è spaventato all’idea di dover badare a se stesso.
Perciò l’amore, per il tipo Quattro diventa una vera e propria ragione di vita, in virtù della quale esistere e senza la quale vivere non ha senso.

Per questo risulta essere anche una persona molto romantica e malinconica, può affliggersi molto fino crogiolarsi nel proprio dolore, e al contempo entusiasmarsi enormemente anche per accadimenti di poco conto. Ha un umore molto altalenante, per cui un attimo la si può vedere allegra e sorridente e l’attimo dopo la si può scorgere affranta senza alcun motivo apparente.

Inoltre questo tipo porta facilmente rancore e può mostrarsi risentito a lungo per ciò che lo ha ferito e, per così dire, ‘se la lega al dito’, per avere un ulteriore alibi per rimuginare sul passato e soffrire di nostalgia. Riesce persino a farsi un vanto delle sciagure cui va incontro, che descrive sempre peggiori di quelle che sono per far sì che gli altri si impietosiscano e vengano in suo soccorso.

In virtù del poco valore che si attribuisce, spesso finisce con il convincere l’altro a fare ciò che non vuole, in modo da ricevere un rifiuto, perché gli riesce molto difficile credere di essere amato veramente. Dunque, in genere uno dei suoi passatempi preferiti è quello di tormentare l’altro per farsi convincere che lo ami, un po’ come se gli chiedesse: “mi ami? Ma quanto mi ami?”. Tuttavia, non c’è la possibilità che se ne convinca una volta per tutte, perciò non si sa mai come comportarsi con un tipo Quattro, perché è incontentabile e ‘nulla è mai abbastanza’.

È dominato dall’invidia, nel senso che “l’erba del vicino è sempre più verde”, dato che è concentrato su quello che gli manca e su ciò che gli altri hanno più di lui.
Proprio per avere una rivincita rispetto a ciò che non può o non riesce ad avere, vive di grandi passioni, cerca di sembrare straordinario e di intraprendere imprese fuori dal comune per le quali diventi egli stesso invidiabile. Per questo ha bisogno di credere di essere molto speciale, ma di certo il modo in cui è capace di provare dolore e il suo modo di vivere tanto intensamente le emozioni, lo rendono di per sé diverso da tutti gli altri.

Il suo senso di vittimismo viene usato per vendicarsi della mancanza di attenzione e di affetto dei quali si sente deprivato, e per ricattare chi gli sta vicino, che in questo modo è costretto a dargli attenzione.

Questo tipo però, grazie alla sua sensibilità estrema, riesce a farsi paladino della giustizia anche per gli altri e sembra avere una dote innata per l’inventiva e la creatività, con le quali si appassiona alla vita, tanto da detestarla se non è come se la aspetta.
In ogni caso il tipo Quattro vanta un diritto inderogabile ad essere risarcito del male che ha dovuto subire nella vita e dunque passa la maggior parte del tempo a farsi ricompensare.

Il suo problema è che adora lamentarsi e che questa è anche la sua nevrosi, ovvero quello che gli impedisce di vivere serenamente e lo tiene in uno stato di perenne angoscia, soprattutto per quello che dovrà venire, perché la vita per come gli si prospetta nel presente lo rende infelice, quindi spera sempre in una felicità futura che sembra essergli preclusa e della quale mancanza continua a tormentarsi.

PERSONAGGI FAMOSI: Marcel Proust; Van Gogh; Giacomo Leopardi; Fedor Dostoevskij; Frida Kahlo

Riferimenti:
Naranjo, Carattere e Nevrosi. L’Enneagramma dei tipi psicologici, Astrolabio, Roma, 1994
P. Quattrini, Enneagramma. Teoria del carattere, IGF, Roma, 2003

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